1. Sulla G.U.R.I. n. 302 del 31 dicembre scorso, è stato pubblicato il decreto legge n. 192/2014 cd. “decreto mille proroghe 2015”. Con riferimento agli appalti pubblici, sono contenute le seguenti importanti misure:
    • Proroga al 31 dicembre 2015 dell’obbligo di corrispondere all’appaltatore un’anticipazione pari al 10% dell’importo contrattuale (art. 8 c. 3);
    • Slittamento al 30 giugno 2015 del termine entro il quale i general contractor possono dimostrare il possesso dei requisiti di adeguata idoneità tecnica ed organizzativa mediante i certificati rilasciati dalle SOA per ordinari contratti pubblici di lavori (art. 8 c. 8-9).
  2. Sulla G.U.R.I. n. 300 del 29 dicembre scorso, è stata pubblicata la legge n. 190/2014 cd. “legge di stabilità 2015”, contenente importanti misure fiscali per il settore delle costruzioni tra cui la proroga per l’anno 2015 dei bonus per il recupero, riqualificazione energetica e sicurezza antisismica degli edifici ed altre misure commentate e approfondite nel DOSSIER ANCE + estratto legge stabilità. Tra le misure di contrasto all’evasione fiscale, una delle novità in materia di contratti pubblici contenuta nella suddetta legge entrata in vigore l’1 gennaio scorso, è la previsione dello “split payment” cioè il nuovo meccanismo che pone a carico delle Pubbliche Amministrazioni il versamento dell’IVA relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuati nei confronti delle stesse (art. 1 c. 629 lett. b). Pertanto, l’IVA dovrà essere versata dalla P.A. direttamente all’Erario, secondo le modalità e tempi stabiliti con un Decreto del Ministero dell’economia e finanze. A differenza del “reverse charge” che si applica per operazioni effettuate tra 2 soggetti passivi IVA, il meccanismo dello “split payment” trova applicazione con riferimento ad operazioni tra un soggetto passivo IVA (es. impresa) e un soggetto non debitore d’imposta (es. ente pubblico). Riguardo alla decorrenza del nuovo meccanismo, ferma restando la necessaria autorizzazione da parte della Commissione europea, la norma introduttiva ne specifica comunque l’applicabilità alle operazioni per le quali l’IVA è esigibile a partire dal 1° gennaio 2015 (art. 1 c. 632), con ciò paventando l’ipotesi di un’operatività del meccanismo per tutti i pagamenti eseguiti dalle P.A. dal 1° gennaio 2015, ancorché riferiti a fatture precedenti a tale data. In merito, l’ANCE ha già intrapreso alcune iniziative affinché l’operatività del nuovo meccanismo sia limitata, quantomeno, alle fatture emesse dal 1° gennaio 2015, facendo salve così quelle emesse fino al 31 dicembre 2014 ancorché saldate dalle P.A. committenti dopo tale data e, quindi, in vigenza dello split payment.

3. Sulla G.U.R.I. n. 4 del 7 gennaio 2015, è stato pubblicato il Decreto Presidente Consiglio dei Ministri n. 193/2014 riguardante il “Regolamento per le modalità di funzionamento, accesso, consultazione e collegamento con il CED della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia ai sensi del Codice antimafia”, che entrerà in vigore il 22 gennaio p.v. Grazie a tale Regolamento, già  previsto dal Codice Antimafia (D.lgs. n. 159/2011), sarà istituita la Banca dati unica per la documentazione antimafia completamente accessibile per le Prefetture italiane, Direzione investigativa antimafia e uffici di polizia. Conseguentemente, tale strumento dovrebbe accelerare le operazioni di verifica dei “tentativi di infiltrazione mafiosa” o cause di decadenza, sospensione e divieto di partecipazione agli appalti pubblici, da parte delle stazioni appaltanti previa acquisizione delle credenziali di autenticazione che rilascerà la Prefettura competente.

9 gennaio 2015