Sulla G.U.R.I. del 15 dicembre n. 290, è stato pubblicato il nuovo Regolamento in oggetto emesso dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM cd. Antitrust), le cui modifiche rispetto al precedente sono state ritenute opportune per rendere più capillare e penetrante il controllo che l’Autorità è chiamata a esercitare in sede di rilascio del rating e per aumentare ulteriormente il livello di legalità richiesto dalle imprese. Invero, sono stati inseriti alcuni reati del cod. penale (tra cui art. 346: millantato credito; art. 346-bis: traffico influenze illecite; art. 353: turbata libertà incanti; art. 353-bis: turbata libertà scelta contraente) in presenza dei quali l’impresa non può ottenere il rating, così come in presenza di provvedimenti sanzionatori dell’ANAC o annotazioni nel casellario informatico delle imprese, o provvedimento di commissariamento dell’impresa ex art. 32 legge n. 114/2014.

Rammentiamo che, l’Antitrust (art. 5-ter della Legge n. 27/2012), al fine di promuovere l’introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali, ha il compito su istanza di parte di attribuire un “rating di legalità” all’impresa richiedente, secondo criteri elaborati stabiliti nel suddetto Regolamento.

Altresì, con il D.M. Economia e finanze n. 57/2014 (v. ns. circ. N. 34), si è specificato che le pubbliche amministrazioni in sede di predisposizione dei provvedimenti di concessione di finanziamenti alle imprese(esempio: credito d’imposta, bonus fiscale, finanziamento agevolato), tengano conto del rating di legalità ad esse attribuito, prevedendo dei sistemi di premialità delle imprese (preferenza in graduatoria, attribuzione punteggio aggiuntivo e riserva di quota delle risorse finanziarie allocate). Anche le banche ai fini della riduzione dei tempi e dei costi per la concessione di finanziamenti alle imprese, ai sensi dell’art. 4 del D.M., considerano il rating di legalità ad esse attribuito. In tal senso, le banche definiscono le procedure interne per disciplinare l’utilizzo del suddetto rating per l’accesso al credito e la determinazione delle condizioni economiche di erogazione del credito alle imprese.

Le imprese interessate, che ancora non abbiano provveduto alla richiesta di attribuzione del rating di legalità, possono rinvenire tutta la documentazione (formulario, istruzioni per invio domanda, etc..) nel sito www.agcm.it