Il TAR Lazio, con ordinanza del 14 settembre 2022 n. 5916, pubblicata il 18 settembre c.m. , ha accolto, l’istanza cautelare proposta da ANCE con il ricorso annotato al n. 8512/2022, avverso il secondo decreto di rilevazione dei rincari relativi al 2° semestre 2021 (DM 4 aprile 2022).

Con la suddetta pronuncia, il Giudice Amministrativo, ha ritenuto che non risulta “…esperita dall’amministrazione una adeguata istruttoria e valutazione critica dei dati trasmessi dagli enti rilevatori, soprattutto nella parte in cui gli stessi evidenziano risultati significativamente differenti tra di loro e notevoli scostamenti percentuali. Questi, infatti, vanno dal 20% a oltre il 40% – laddove le Linee Guida per la rilevazione sui prezzi dei materiali da costruzione prescrivono la necessità di evitare differenze anomale tra le varie fonti…”.

Pertanto, in considerazione della suddetta rilevazione, il TAR Lazio, con l’ordinanza summenzionata ha ordinato al Ministero di rideterminarsi entro 30 giorni, previa motivata relazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in ordine alla congruità dei dati rilevati nonché alla coerenza dei risultati trasfusi nel decreto impugnato, con riferimento alle categorie di materiali oggetto delle contestazioni dell’ANCE.

Il Giudice amministrativo ha quindi fissato il merito della discussione al 21 dicembre 2022.