Dal 2 al 31 ottobre 2023 sarà possibile presentare on line, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la domanda per accedere al contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi agevolati col Superbonus al 90%, previsto dal decreto-legge c.d. Aiuti quater (art. 9, co.3, DL 176/2022).

Si tratta del contributo riservato alle persone fisiche che, nel 2022, hanno avuto un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro e che sono titolari del diritto di proprietà (o di altro diritto reale) sull’immobile oggetto di intervento agevolato.

Si precisa, inoltre, che il contributo riguarda esclusivamente i bonifici effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 ottobre 2023 ed è determinato in relazione alle spese agevolabili sostenute dal richiedente, o a lui imputate in caso di lavori condominiali, entro un limite massimo di 96.000 euro riferito all’intera spesa sostenuta.

Facendo seguito alle nostre precedenti news (da ultimo news del 31 agosto u.s. avente ad oggetto “Superbonus 90% – pubblicato in G.U. il Decreto MEF del 31 luglio 2023: criteri e le modalità per l’erogazione del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto aiuti quater”), l’Agenzia delle Entrate, lo scorso 22 settembre, ha infatti emanato il Provvedimento prot. n. 332648/2023, con il quale rende noto il modello “Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi 2023 detraibili al 90%” e le relative istruzioni.

Si completa così l’iter attuativo stabilito dall’articolo 9, comma 3, del Decreto Legge 176/2022 – legge 6/2023 (cd. Decreto Aiuti quater), il quale ha introdotto la possibilità, per le persone fisiche con limitata capacità economica che nel 2023 hanno sostenuto spese per lavori edilizi agevolati con il Superbonus al 90%, di richiedere un contributo fino al 10% a copertura della quota rimasta a loro carico.

A fine agosto, ricordiamo, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Ministeriale MEF del 31 luglio 2023, che ha indicato i possibili beneficiari dei contributi e definito i criteri per accedervi.

Si ricorda che, il contributo in questione è a favore dei contribuenti, che nel 2022 hanno avuto un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, per finanziare gli interventi eseguiti sulle unità immobiliari da questi possedute ed adibite ad abitazione principale.

La presentazione dell’istanza di accesso al contributo dovrà avvenire dal 2 al 31 ottobre 2023, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite un intermediario.

Si precisa, inoltre che il contributo riguarda esclusivamente i bonifici effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 ottobre 2023 ed è determinato in relazione alle spese agevolabili sostenute dal richiedente, o a lui imputate in caso di lavori condominiali, entro un limite massimo di 96.000 euro riferito all’intera spesa sostenuta. Questo limite verrà ridotto in misura proporzionale, qualora anche altri titolari di quote di diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento sull’unità immobiliare oggetto degli interventi, abbiano sostenuto quote della spesa agevolabile.

Per quanto concerne il contenuto dell’istanza, il Provvedimento chiarisce che, oltre al codice fiscale e l’IBAN del richiedente, è necessaria una dichiarazione del possesso dei seguenti requisiti:

  • titolarità, all’avvio dei lavori, del diritto di proprietà, almeno in quota, o del diritto reale di godimento sull’unità immobiliare
  • titolarità di un reddito di riferimento per l’anno di imposta 2022 non superiore a euro 15.000 determinato secondo il criterio del “quoziente familiare”
  • sostenimento delle spese agevolate con il Superbonus al 90% tra il 1° gennaio 2023 il 31 ottobre 2023

Nell’istanza dovranno essere indicati anche:

  • i dati catastali dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale (quadro A), le istruzioni chiariscono che all’interno della procedura web di presentazione della domanda sarà possibile accedere ad un link per la richiesta della visura catastale dell’immobile, in quanto l’inesatta indicazione di questa informazione può causare lo scarto della domanda;
  • i codici fiscali dei componenti il nucleo familiare del richiedente e rispettivi redditi complessivi conseguiti nell’anno di imposta 2022 (quadro B sezione I), al fine di definire il reddito di riferimento del richiedente secondo il cd. “quoziente familiare”;
  • l’ammontare della spesa agevolabile sostenuta dal richiedente o dagli eventuali possessori dell’immobile (quadro B sezione II). Nell’ammontare della spesa agevolabile, determinato per ciascun soggetto in relazione alle spese sostenute per gli interventi effettuati sull’immobile, vanno considerati anche gli importi riferiti alle spese condominiali. In tal caso, come chiarito dalle istruzioni, occorre che il condòmino che richiede il contributo acquisisca dall’amministratore i dati relativi all’importo addebitato alla sola unità immobiliare indicata nel quadro A e solo per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2023 e il 31 ottobre 2023;
  • il riepilogo delle spese che consente di determinare l’entità del contributo (quadro C).

A seguito della presentazione dell’istanza verrà rilasciata una ricevuta di presa in carico della domanda, oppure una ricevuta di scarto conseguente ai controlli effettuati dall’Agenzia sulle informazioni contenute nelle istanze.

Ricordiamo che il Fondo messo a disposizione dal Governo è pari a 20 milioni di euro, e dunque, l’entità del contributo riconosciuto ai richiedenti sarà determinato in base al numero di richieste validamente presentate. Le risorse finanziarie stanziate saranno infatti ripartite in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse disponibili e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti. Sul punto, l’Agenzia delle Entrate, chiarisce che la percentuale di ripartizione sarà comunicata, con successivo provvedimento entro il 30 novembre 2023.