Con un parere reso dal MIT – Servizio Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (n. 1765 del 2 aprile 2023), l’organo di consulenza ha evaso un quesito posto su un appalto integrato aggiudicato nel 2022, relativamente alla questio se “…per la redazione del progetto esecutivo, da parte dell’operatore economico aggiudicatario, sia quello di gara ovvero quello aggiornato..”, ha richiamato i principi di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa ritenendo che  “…in termini di economicità efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa è consigliabile redigere il progetto esecutivo al prezzario aggiornato”.

Ciò in linea con gli assunti esposti dall’ ANAC secondo cui “La necessità di predisporre elaborati progettuali coerenti con i prezzari aggiornati è stata, peraltro, confermata dalle disposizioni dell’art. 26, comma 2, del d.l. 50/2022, conv. in l.n. 91/2022, ai sensi del quale (tra l’altro) «(…) Fermo quanto previsto dal citato articolo 29 del decreto-legge n. 4 del 2022, in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche avviate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e sino al 31 dicembre 2022, ai fini della determinazione del costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, ai sensi dell’articolo 23, comma 16, del decreto legislativo n. 50 del 2016, si applicano i prezzari aggiornati ai sensi del presente comma ovvero, nelle more dell’aggiornamento, quelli previsti dal comma 3. I prezzari aggiornati entro il 31 luglio 2022 cessano di avere validità entro il 31 dicembre 2022 e possono essere transitoriamente utilizzati fino al 31 marzo 2023 per i progetti a base di gara la cui approvazione sia intervenuta entro tale data». Alla luce di quanto sopra, le stazioni appaltanti sono tenute a fare puntuale applicazione dei prezzari regionali aggiornati, secondo le previsioni dell’art. 23 del Codice e tale obbligo è da riferirsi alla fase di approvazione degli elaborati progettuali (in tal senso anche parere Funz Cons 60/2022), tenuto anche conto delle previsioni del citato art. 26 del d.l. 50/2022”.  (cfr. ANAC, parere n. 64 del 7 dicembre 2022)